Lavoro

Il lavoro in Italia – tipologie, diritti, ferie e malattie, orari

In Italia il rapporto di lavoro può essere di 3 tipi:

  • Lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato, o stagionale;
  • Lavoro parasubordinato (es. contratto a progetto);
  • Lavoro autonomo.

Se sei un lavoratore, ti sono riconosciuti i seguentio diritti:

  • Diritto alla retribuzione, e cioè il diritto a ricevere dei soldi in misura proporzionata alla quantità e alla qualità del tuo lavoro, ed in ogni caso sufficiente a garantire a te ed alla tua famiglia un’esistenza libera e dignitosa;
  • Diritti personali, tra cui il diritto all’integrità fisica e alla salute, la libertà di opinione e protezione della riservatezza e della dignità, e il diritto allo studio per i lavoratori studenti;
  • Diritti sindacali, tra cui il diritto di sciopero e la libertà di organizzazione e di attivitàsindacale.

Normalmente, l’orario di lavoro è di 40 ore settimanali. Hai diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore ed a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, in genere la domenica, ogni 7 giorni. Hai anche diritto alle ferie annuali retribuite che devono durare almeno 4 settimane e a cui non puoi rinunciare. In caso di malattia, hai diritto a non andare a lavoro mantenendo comunque il tuo posto di lavoro e il diritto ad una retribuzione, nella misura e per il tempo determinati dalla legge o dalla contrattazione collettiva. In caso di gravidanza, si ha diritto a 5 mesi di “congedo di maternità”, dal secondo mese prima del parto fino al terzo mese dopo il parto.

Diritto al lavoro

Il diritto al lavoro è uno dei diritti fondamentali che la Costituzione italiana ti riconosce quando vieni reinsediato sul territorio italiano. Hai diritto allo stesso trattamento dei cittadini italiani in materia di lavoro subordinato, lavoro autonomo, iscrizione agli ordini professionali, formazione professionale, compresi i corsi di aggiornamento. Puoi iniziare a lavorare legalmente in Italia nel momento in cui la tua domanda di protezione internazionale viene accolta e ti viene rilasciato il permesso di soggiorno. Il diritto al lavoro ti permette anche di accedere ai cosiddetti “servizi per l’impiego” e altri servizi di tipo economico e formativo.

Servizi per l’Impiego

I Servizi per l’impiego sono strutture pubbliche che sostituiscono i vecchi “uffici di collocamento”, e hanno l’obiettivo di aiutarti a trovare un lavoro, mettendoti in contatto con un datore di lavoro.

Per accedere ai Servizi per l’Impiego, è necessario iscriversi al cosiddetto “elenco anagrafico”, presentando due documenti:

  • la ‘scheda anagrafica’ con i tuoi dati personali completi e quelli della tua famiglia, il tuo titolo di studio, e il tuo stato occupazionale; e
  • la ‘scheda professionale’ (il vecchio “libretto di lavoro”), con le informazioni sulle tue esperienze formative e professionali, sulla tua disponibilità e sulla certificazione delle tue competenze professionali.

Salari e tasse

In Italia, tutti i cittadini sono obbligati a pagare le tasse sulla base della propria disponibilità economica. Una volta trovato un lavoro, dovrai presentare all’Agenzia delle Entrate un atto (chiamato “dichiarazione dei redditi”) con il quale dichiari quanti soldi hai guadagnato durante l’anno appena trascorso. Sulla base di questa dichiarazione verranno calcolate le tasse che devi pagare ogni anno. Il sistema si definisce proporzionale, cioè più soldi guadagni più tasse dovrai pagare. La presentazione va fatta online attraverso la compilazione di specifici documenti.

Imprenditoria

In Italia hai la possibilità di lavorare in proprio e non essere subordinato a nessun datore di lavoro. Questo significa che non ricevi uno stipendio mensile, ma che quanto guadagni dipende dalla quantità di lavoro che svolgi in favore di un cliente. In questo caso sei chiamato “lavoratore autonomo” ed hai il diritto di gestire la tua attività come ritieni più giusto in relazione al tempo, al luogo e al modo di organizzare il tuo lavoro. Devi sapere che per lavorare in proprio hai degli obblighi da rispettare, come per esempio iscriverti all’INPS e all’INAIL, aprire una partita IVA, scegliere il Regime fiscale e compilare la Dichiarazione di inizio attività (per ulteriori informazioni puoi consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate).

Informazioni e collegamenti 

Attenzione al Lavoro Informale! A volte è anche chiamato lavoro nero, e si tratta di un rapporto di lavoro che non prevede alcuna garanzia di tipo previdenziale o assicurativo. Data la sua natura illegale, comporta spesso sfruttamento, violazione di diritti, e talvolta anche pericolo. Se credi di essere stato inserito in un circuito di lavoro illegale e vuoi uscirne, o conosci qualcuno che vuole farlo, parla con una persona di fiducia e rivolgiti alle associazioni che ci occupano della tutela del lavoratore.